l'inizio del primo capitolo del mio libro: "w le vacanze!"

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sirenarosa
view post Posted on 6/6/2008, 14:05




ecco:questo è l'inizio del primo capitolo, di un libro estivo che stofacendo: commentate pure!

W LE VACANZE!


Viaggio a Maiemi cap.1

Era una afosa mattinata di luglio, il cielo era azzurrissimo, il sole era già alto nel cielo e i suoi potenti raggi ultravioletti penetravano nei vetri delle finestre della casa di Susan, che insieme alle sue amiche era nella sua stanza a preparare le valige per una vacanza di un mese a Miami insieme.
-Uff! che barba!!!!- Sospirò Susan mentre sistemava le maglie intime nella valigia blu.
-Dillo a me! Il sole mi va dritto dritto sulla schiena e ce l’ho completamente bagnata!--Anch'io! Oddio, ancora sono alla prima valigia...intanto se non le finisco di fare stamattina, mia mamma mi ammazza!!!!!
-Esagerata…- Continuò mary mentre chiudeva la cerniera di un borsone.

Dopo mezz'oretta di lavoro e sudore...
-Oddio!- disse laura asciugandosi il collo con un fazzoletto imbevuto di acqua.
-Che fai? Lo so, lo so che è brutto, ma intanto dobbiamo farlo!- Le disse Susan.
-Adesso possiamo fare una pausa?- Domandò Mary sedendosi a peso morto sul divano.
-Adesso chiamo mia mamma e le dico di prepararci una merenda coi fiocchi: spremuta di arancia rossa espressa e due briosce alla pesca. Che ne dite?-
-Ci sto! In questo stato preferirei mangiarmi i tuoi capelli!- Disse ridendo laura.
-Dai vado!- Disse lei dirigendosi in cucina e le sue amiche la seguirono, e appena arrivarono davanti la porta, trovarono la porta del balcone aperta e il sole che sbatteva sulla cappa e ricadeva sul tavolo.
-Mamma, cosa fai?- Domandò Susan entrando in cucina andando fuori dal balcone e vide la mamma fuori che stendeva sullo stendino delle lenzuola e dei materassi ad asciugare al sole dopo un inverno intero passati rinchiusi dentro l'armadio.
Susan rientrò in cucina, aprì uno sportello e prese un pacco di briosce alla pesca e se le infilò tra le gambe, poi aprì il frigorifero e afferrò una brocca piena di succo d'arancia fresco fresco, se la mise sotto le ascelle, posò il tutto sul tavolo e andò a chiamare le ragazze che erano nella sua stanza ad ammazzarsi di botte di cuscini.
-Che fate?- Disse Susan curiosa presentandosi davanti la porta.
-Ah?...! niente, stavamo sistemando il letto.- Disse laura.
-Ah! capisco!- Disse Susan a braccia conserte ridendo.
-Seguitemi va!- Concluse facendo strada verso la cucina. E appena vi misero piede...
-Oddio! s.o.s raga! Tutta questa roba?
-Adoro i succhi d'arancia!- Disse mary.
-Anch'io! Moltissimo! Questa è una colazione, no merenda! Avrei tanta voglia di un buon gelato sapete?
-Come? Non vi piace quello che ho preparato?- Disse Susan dispiaciuta.-Ma no, è solo che queste cose le mangiamo tutti i giorni a colazione o a merenda in inverno!-
-Ho capito dove volete arrivare: volete andare al parco! Vero?- Disse con sguardo furbo Susan.
-Yes, mi hai scoperta!
-Proprio così bimba!- Disse mary.
-Ok, infilatevi una giacca leggera che partiamo.- Gridò Susan facendo salti di gioia.
-Lo credo bene!- Rispose mary.
-Dove andiamo?- Disse Laura mentre si abbottonava la giacca.
-Che ne so? Da “Tuttogelato”?
-Si, potrebbe andare.- Disse mary. Così si incamminarono. Appena uscirono dal portone...
-Oh! no!- disse laura guardando dentro la borsa.
-Che c'è? Non trovi il cell?
-Peggio, non ho portato il borsellino!
-Oh! non posso farti niente; ho i soldi contati proprio per il gelato!!- Disse Susan dispiaciuta.
-Posso prestarteli io! Anzi, ho pensato che visto che ho €5,00 offro io per tutte.- Disse Mary.
-Graaaaazie! Sei un angelo caduto dal cielo!
-Dai, ti pare che è? Mica sono Dio in terra!!!!!!
-Invece lo sei! Eheh!- Rise Laura abbracciandola.
-Dai, smettetela! muoviamoci.- Disse Susan.
Appena arrivati al bar, si accomodarono su un tavolo rotondo a tre posti, si tolsero la giacca e Mary andò ad ordinare i gelati al banco.
-Tu che ti prendi?- Domandò Laura a Susan.
-Gelato alla......foresta nera e nocciola!
-Io al bacio e al rocher.- rispose laura.
-Guarda, sta arrivando Mary!- In lontananza si intravide Mary con le mani impregnate di coni che si stavano sciogliendo nelle sue mani.
-Aiutoooooooooooooo!!!- Gridò lei mentre camminava lentamente per paura di perdere l'equilibrio.
-Hey, piano!- Le disse Susan andandole incontro e aiutandole con i gelati.
-Oh! grazie mille “pisci”!- Disse lei appoggiando i tovaglioli sul tavolo appoggiandovi sopra i coni colanti e sciolti.
-Allora!- disse laura accomodandosi sulla sedia.
-Che si fa dopo questo relax?
-Boh! Io devo continuare a fare le valigie!
-Anch'io ad essere sincera. Tu?- Domandò Mary a Laura.
-Credo devo farlo anch'io. Magari facciamo una passeggiata per rimettere in moto i muscoli, e poi torniamo a casa a fare le valigie.
-Sono d?accordo con te. Intanto gustiamoci queste delizie.- Concluse lei. Appena finirono di mangiare alla cassa...
-Wey, ciao!- Esclamò una ragazzina simpatica rivolgendosi a Susan.
-Ciao! Tu chi sei, scusa?
-Io sono Paola Di Pietro. Tu?
-Oh! Io mi chiamo Susan e e loro sono le mie amiche Mariagrazia e Laura.
-Capisco. Bhè, se non avete niente da fare, potrei fare una passeggiata nella città con voi? magari facciamo amicizia e prendiamo -più confidenza.
-Ehm...- Disse Susan mettendosi le mani nella fronte.
-Non credo cara, noi stiamo partendo per Miami una settimana e non credo che saremo pronte per partire se non prepariamo le valigie.- Disse Laura pagando il conto.
-A-ah. ok. Io volevo solo fare amicizia!- Disse dispiaciuta la bambina.
-Non te la devi prendere gioia, ma abbiamo parecchio da fare quest'oggi e credo anche domani.- Disse Mary girandosi piano piano verso la porta tirando per le maniche le sue amiche.
-Aspettate, dove andate?- Gridò Paola andandole vicino.
-Oh. Abbiamo parecchio da fare oggi, te l'abbiamo detto bimba. Ciao!- Concluse Laura e tutte tre scomparvero dalla porta.
-Non sono bimba!-Concluse dispiaciuta Paola.
-Oh! ce la siamo vista brutta!- Sospirò Laura mettendosi la mano al petto col cuore che le batteva a tre mila al secondo.
-Eh si! Purtroppo ai bambini piccoli si deve sempre dire di no per lasciarli in pace al loro posto, sennò se cenni la testa in avanti ogni volta che dicono ogni minima cavolata, intanto li vizi e poi se ne approfittano, infatti poi non ti lasciano più in pace! Sono come i bambini appena nati nella culla che se dai loro un dito non te lo mollano più!-
-Come sei crudele!- Disse ridendo Susan, dandole, però, ragione.
-Concordo con te!Sono una colla!- Aggiunse Mary.
-Basta, adesso andiamo a casa a riposarci va!- Disse Susan. Ma poco dopo si sentì tremare il giubbotto.
-Sei tu laura?- Domandò Mary.
-No! Credo sia Susan.
-Infatti ragazze! Scusate! Mi ero dimenticata di mettere la suoneria.- Disse prendendo il cell mettendolo all'orecchio.
Dopo un quarto d'ora...
-Allora? Chi era? Doveva essere tua nonna per trattenerti tanto tempo al cell.- Disse Mary.
-Na, era mia mamma. Sapete com'è! Dice che dobbiamo andare a fare la spesa all'Eurospin a comprare le cose per il viaggio.- Disse Susan.
-Ok! andiamo allora! non ci sono problemi, col motorino di Laura. Dai, non perdiamo tempo raga!- Disse Susan.
-Ok!- Dissero a coro salendo sulla vespetta dirigendosi all'Eurospin vicino al cimitero.
-Mannaggia!- Sospirò Susan.
-Che c'è?- Domandò Laura preoccupata mangiandosi le ciocche di capelli che le andavano in bocca a causa del forte vento.
-Niente!- Disse Susan diventando tutta rossa nelle guance.
-Sicura??- Continuò Mary.
-SICURA!- Disse convinta lei. Appena arrivarono davanti la porta del supermercato la porta elettronica si aprì davanti ai loro occhi ed entrarono impazienti.
-Hei, credevo avessero diminuito il costo dei prodotti!- Disse sconvolta Susan dando un'occhiata agli scaffali prendendo in mano i prodotti per vedervi il prezzo e la scadenza.
Perché? Sono sempre gli stessi!- Continuò Mary.
-A proposito, dammi la lista della spesa.- Disse Laura a Susan.
-Si. l'avevo salvata come bozza nel cell.- Disse accendendolo.
-Eccola!- Disse felice mostrando il telefonino alle sue amiche che stavano a guardare impazienti col carrello in mano.
-...Mozzarella a ciliegine, “Choco fresh”, succhi di frutta pesca pera e ananas, pancarré, nutella, coca cola, caffè decaffeinato, bucatini, pesto al pistacchio, panini per hamburger e...-
-Basta! Che leggi?- Gridò Susan allontanando il cell chiudendolo.
-Niente! ti pare che è? ho solo letto la lista dei prodotti da prendere scusa!- Continuò lei dispiaciuta.
-...E ti pare normale?- disse Susan andando verso il banco frigo.
-Aspettaaaaa........- Gridò Susan correndo col carrello in mano inseguendo le sue amiche.
-Aspettate! Continuò scovandole mentre prendevano i choco fresh al banco frigo.
-Dobbiamo ancora prendere i succhi di frutta: aspettatemi alla cassa.- Disse Susan scappando dal reparto.
-Ok! Tu intanto prendi i succhi e i bucatini, così ci spicciamo prima!- Disse ridendo Mary prendendo il tutto.
-Ah, non vi dimenticate di prendere i panini e i pancarré!- Le disse ancora Susan allontanandosi. appena fu giunta al reparto delle brioche...
-Beh, le brioche non erano comprese nella lista, però me le compro un paio di confezioni.- Disse prendendo in alto allo scaffale un pacco di brioche alla marmellata e una alla nutella. Chissà se mamma si è dimenticata a scrivere anche le olive verdi sott'aceto.- Si chiese andando verso il reparto conserviero.
-Allora...prendo le olive, le melanzane grigliate sott'aceto e anche le zucchine se ci sono. Si, ci sono!- Gridò felice saltellando, dirigendosi nell'altro reparto. Allora, cosa dovevo prendere qui?- Disse. Ma intanto le sue mani erano sempre più impacciate e in fretta e furia si diresse alla cassa a prendere il cestino, ma incrociò le sue amiche. ^^"
-Cosa ci fai qui??- Domandarono andandole vicino.
-E cosa sono tutte quelle cose sott'aceto? E i panini????? Quelle brioche?- Gridò Mary dispiaciuta.
-Scusate, credevo che mia madre si fosse dimenticata di dettarmi i prodotti.- Disse lei a testa bassa.
-Come può essere accaduto? Tua madre controlla per mille volte il frigo per controllare i prodotti te l'avrebbe detto. Se manca il necessario cara mia, non si parte!- Continuò a sgridarla Laura aiutandola con la spesa che rischiava di cadere sui piedi di Susan e sparpagliarsi.
-E ora che si fa?
-Mi è venuta un'idea, Susan resta qua a comprare le cose e io e tu ce ne andiamo al parco a prendere un gelato come previsto. Ciao!- disse Laura pendendo per mano Mary, posando i prodotti sulla cassa infilandoli dentro le buste che non si aprivano, però appena ci riuscirono in fretta e furia, si infilarono gli occhiali da sole e scapparono dal supermercato.
-Ok, vedrò di comprare tutto quello che posso. Ma, dove ho messo il cellulare?????????????-Si domandò rescindendo dentro la borsa.
-Oh che bella!- Gridò ansiosa, gironzolando per il corridoio.
-Ragazze!!!!!- Gridò uscendo fuori. Ma era troppo troppo tardi.
-Ok, cercherò di ricordare, se solo questa scatola che ho al posto del cervello funzionasse...- Pensò tra se continuando a gironzolare come un cadavere.
-Mah!- Sospirò andando verso lo scaffale relativo.
Nel frattempo si fecero le cinque e ancora Susan non aveva finito di prendere il tutto, ma appena fu giunta alla cassa con le mani strapiene di prodotti che non entravano nel cestino udì una vocina squillante come un...
-Ciao!-
-Oh! sei ancora tu piccola?
Com’e, non dovevi essere con le tue amiche del cuore a fare shopping? Tutto quel da fare che avevate è andato in fumo?
-No carina, era una scusa per non stare con te, perché non ci sentivamo di trascorrere un pomeriggio con un'antipatica colla!- Gridò Susan, ma subito dopo, tanto era la vergogna che si nascose per quanto poteva, dietro il cestino e tutte due fecero silenzio, finché la piccola Paola non le disse...
-Se mi dai cinque euro prometto di aiutarti con la spesa.-
-No grazie! non accetto cose dagli estranei! Chissà quale stupido piano hai in mente, forse stai pensando di fregarmi i soldi con la scusa di andarti a divertire insieme alle mie amiche? No, non mi sta be
-Ma stai facendo tutto tu! Dopo un po’ di schiamazzi e litigi, si sentì una voce annunciare:
“Attenzione, il negozio sta per chiudere, si pregano i signori di rivolgersi alle casse”.
-Ok ok, credo di aver preso tutto!- Disse tra sè andando nella cassa.
Appena uscì dal supermercato a gambe levate, raggiunse le sue amiche a casa sua, ogni tanto guardando l'orologio, ma appena arrivò aprì il portone con le chiavi di casa, e appena entrò, trovò sul secondo scalino un paio di sacchetti firmati “Eurospin”.
-E questa è la merce che hanno comprato le mie amiche? Ah ah!- rise prendendoli in mano sollevandoli.
-Oddio! Che sono presenti!
Susan, sei tu?
-Chi è?
-Sono io Laura, che ci fai là? Noi siamo pronte per partire, non c'è bisogno che sali la busta!
-Che? E avevate intenzione di partire senza di me? Ma siete proprio delle incompetenti!
-Ma che, secondo te potevamo partire senza di te?- Rise felice Laura col sorriso in bocca facendole l'incontro aiutandola con le buste.
-Me l'immaginavo che era uno stupido scherzo! Tieni pure, io vado a lasciarti il motorino nel garage.- Rispose.
Susan felice saltellando di gioia, scendendo le scale a quattro a quattro.
-Va bene!- disse Laura.
-Ammazza quante cose!- Sussurrò Laura sbirciando dentro la busta di Susan.
-Sì. Che però sono tutte inutili! Che ce ne facciamo di due pacchi di brioche e tre bocce di Sottaceti? Mah!
-Dici?
-Ancora non sei arrivata al portone?-Si girò Laura affacciandosi dalla ringhiera.
-Stai attenta che ti sente!- Gridò Susan chiudendo il portone con forza.
-Eh eh!- rise laura entrando dentro il portoncino.
-Che è successo?- Domandò Mary appena uscita fresca fresca dalla vasca da bagno con l'accappatoio e il turbante avvolto in testa.
-Niente, mi sta andando a lasciare il motorino dentro il garage. Meglio no?- Disse Laura.
-Poi, quando ritornerà, saremo pronte per partire tutte assieme! Tu già hai fatto le valigie? E le hai messe tutte nella tua stanza?
-Ovviamente ogni valigia nella stanza della sua padrona!- Rispose Mary asciugandosi i capelli umidi.
-Intanto vado ad asciugarmi i capelli con il phon, poi scendo giù e ti aiuto con i bagagli.-Disse Mary.
-Io invece faccio un pò di pulizie.
Driiiin!!!!!
-Vai tu?- Disse Mary.
-Questa è Susan!!! Vado io!- Disse Laura correndo a gambe levate verso il citofono per raggiungerlo.
-calè?- Disse.
-We, io sono! Apri! Ho fatto il resto della spesa.
-Oh no!- Sospirò lei.
-Comunque sali va.-Disse Laura.
Mentre Laura scese per aiutare Susan, la incrociò a metà strada e le disse:
-Oh! Maronna quante!-Disse Laura con un aria sconfitta.
-Ah ah!- Rise con un sorrisetto ammiccante Susan salendo.
-Ti ho lasciato il motorino all'ombra.
-Scema! era solo una scusa per comprare altre cianfrusaglie?
-Sì! Ma sta volta è la volta buona!!!!! Ho preso tutte cose di marca e vedrai che ci serviranno! Disse Susan.
-Urggggggrrrrrrrrrrrr!!!!- Gridò Laura arrabbiatissima mentre saliva le scale.
-Che è?-Disse Susan.
- Niente scemina! Sali va!
Appena salirono tutte le quattro rampe di scale, Susan entrò in bagno, ma trovò la porta chiavata. Allora si mise a sbirciare dal buco, ma non vide nulla. Poi mise l'orecchio sulla porta e udì un canto di voce bianca.
-Oddio!!! Lau, c'è qualcuno in bagno?- Domandò.
-Sì, c'è Mary!!!!- rispose.
-Ops, scusa! ^^ Non lo sapevo! Corro a cambiarmi! Eh eh eh!- Disse Susan.
-D'accordo! Senti, ti dispiacerebbe portarmi la mia maglietta verde che è messa in cucina sopra la sedia di velluto? Ti pregoooooo!!!!!!!!- Disse Laura.
-Argggg!!! Tanto lo faccio solo per farti contenta perché sei solo una bambina!!!
-Mah!!!
-...Così almeno mi tolgo la tua voce rauca fuori dall'orecchio!-
Dopo che Susan si recò in cucina a prendere la maglietta data, andò nella sua stanza e appena entrò trovò seduta sul letto Mary che si asciugava i capelli col phon aiutandosi col turbante.
-E tu? Tu che ci fai qui?
-Niente, dove mi dovevo mettere per asciugarmi?
Il bagno è occupato adesso!- Continuò Mary.
-Era libero cinque secondi fa!

-"Era"! c'è laura.
-Scema, incompetente! ci dovevo andare io prima di lei! Disse Susan mettendosi le mani ai fianchi.
-Calma, non te la prendere! A proposito, metti le provviste nel borsone organico.-Disse Mary.
-A sperta! vacci tu!-Gridò Susan arrabbiata.
-Devo vestirmi!- Disse Mary guardandola negli occhi asciugandosi i piedi.
-Arggrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr!!!!!!!!!!!!!!!! Basta!!!!!!!!!! Mi avete preso per la sguattera qui!- Gridò arrabbiata Susan battendo le mani nel letto.
-Vado a prendermi una goccia di schiuma di cappuccino, lo vuoi?- Disse Mary togliendosi l'accappatoio restando in mutande e in canottiera.
-Una camomilla! Sarebbe l’ideale!- Continuò Susan arrabbiata continuamente.
-Namo!- disse Mary prendendo l'accappatoio e gli asciugamani in mano portandoli in cucina sulla sedia pronti per essere messi in valigia.
-Me lo prepari tu il latte?
-Ahah! ti pareva!- Rispose Mary.
-Sì! Avanti!
-Te lo prepari tu, con le mani!
-Noooooooooooooooooooooooaaaa!!!! Che cavolo succede in questa casa?? Io devo ancora andare a pisciare! E mi si sono formate le feci nell'intestino retto.- Disse Susan sempre suddiata verde!°-°
-Non credo riuscirai a convincermi! Tu ti prepari la camomilla e in bagno ci vado io se non te lo fai!- Disse Mary chiudendo la porta della cucina.
-Agrrrrrrr! mannaggia!!!!- Gridò Susan sbattendo la zuccheriera sul tavolo prendendo con i pollici appena la tazza di latte.
-Spalsshhrrrrr!- Si udì dal bagno. (Era stata Susan che aveva tirato l'acqua del cesso) °-°
-Oh! Ha finito! Meno male!- Sospirò battendosi le mani al petto.
...Toc-toc!...Bussò nel retro della porta Susan con molta forza.
-Allora? Posso accedere al bagno?
-NO!- Gridò Mary.
-Aggggggrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr! Che cavolo è successo????
-Niente, ho buttato l'acqua del gabinetto, però l'ho fatto solo perché non sapevo dove buttare gli assorbenti! Capiresti, non c'è neanche un minimo sacchetto bucato!
-We, bella, questa è casa mia e non vi dovete permettere di fare quello che volete è chiaro?-Allora perché ti sei prenotata per prepararci qui e hai promesso che fosse come casa nostra?- Disse Mary.
-Che te frega?????????????- Gridò Susan continuando a battere con tutte le forze le mani nel cuscino della sedia.
-Basta! Stop! Game over! Come devo dirtelo?
-Devi dirmi cosa?- Rispose Susan rossa dalla rabbia.
-Intanto calmati e poi ti prego!- Disse Mary.
-Grrrrr!!!!!!!- Esclamò Susan sbattendo la porta.
Ma dopo cinque secondi di lungo e profondo silenzio, Susan disse:
-Se non mi lasci passare al bagno non ti porterò in vacanza con me!!!- Disse Susan arrabbiatissima!
-...Non posso venire?- Disse laura spuntando dal retro della porta.
-...No, non tu! Dicevo a Mary, una storia molto molto lunga! Eh eh!-Disse Susan.
-Ah ah!!!!- rise Mary con un sorrisetto ammiccante stampato sulla faccia, chiudendosi l'accappatoio.
-Sentite raga, cos'è sta storia? Si va in vacanza e basta!!!!!!-
-Si si! Ma, dove ho messo il cellulare?- Si domandò a bassa voce Mary frugando nel cassetto.
-Ma cchi vva piensi ‘o cellulari?- Disse laura arrabbiata.
-Ebbene sì.- rispose Mary. Ma un attimo dopo si sentì bussare alla porta: Susan si diresse per aprire.
-Mamma! Sei tu! Finalmente!-
-Signora!- Rispose Laura sorpresa nel vedere tutte quelle valigie dietro il portoncino.
-Ehm, cosa sono quelle?- Domandò Mary indicandole col dito sinistro.
-Già, me lo sono chiesta pure io!- Continuò Laura.
-Ragazze, queste sono le vostre valigie. La sotto vi ho preparato molte cose da mangiare per fare uno spuntino. Nono dimenticate di fare la pipì e dopo mangiato lavatevi i denti. Io vi lascio qui, ciao ciao.- Disse la mamma andando via dall’appartamento.
-Sììììììììì!- Gridò felice Susan prendendo in fretta e furia i trolley nascosti dietro il portone.
-Bene, cosa aspettiamo? Prendiamo le valigie, carichiamole in auto e…partiamo!- Disse Laura felicissima e quasi incredula di partire.
-Ragazze, io vado a lavarmi i denti.- Disse Mary andando verso il bagno.
-Io invece vado in cucina e prendo la spesa fatta , la merenda che ha preparato mia mamma per il viaggio e un pò di giornalini.- Disse Susan scendendo le scale.
Dopo un quarto d’ora…
-Scusa, ora è occupata anche la mia stanza- Disse Susan con aria arrabbiata.
-Scusa,il tempo che mi infilo i jeans e il top.- Rispose Mary affrettandosi ad infilarsi i collant e i jeans.
-Spicciati!- La rimproverò Susan aprendo la porta con forza.
-Hou! Qui ci sono io per il momento, mi dispiace!- Disse Mary.
-Ok, fammi fare una cosa almeno.-
-Cosa?-
-Semplice, fammi guardare dentro l’armadio! Ci vuole tanto a capirlo? Non lo sai che sono una maniaca del look? Voglio essere sempre fashion!- Disse Susan.
-Oh! Non lo sapevo! – Rispose Mary con un sorrisetto ammiccante.
-Ok, che mi metto?- Sospirò Susan aprendo l’armadio.
-Potresti metterti i jeans come me e una semplice maglietta bianca o rossa.- Le consigliò Mary.
-Voglio essere fashion! Magari una minigonna e un top rosa…boh!- Disse Susan buttandosi nel letto a peso morto.
-vedi che stiamo per partire! Tuo padre ci sta aspettando sotto!- Disse Mary.
Quando finirono di vestirsi, Laura bussò alla porta bruscamente:
-Avete finito?-
-Quasi! Stiamo sistemando le cose nelle valigie!!!- Rispose Susan con le mani impregnate di asciugamani e accappatoi.
-Ragazze vi do una mano. Ditemi cosa devo fare.- Disse Laura offrendosi ad aiutare le sue amiche.
-Bene cara mia, ho io un buon lavoretto per te! Sistema tutti gli accappatoi, gli asciugamani, i copri cuscini anti-allergici, dentro questa valigia rossa.- Le disse Susan trasferendo la roba nelle mani della sua amica.
-Io ne ho un altro adatto a te! Le disse Mary.
-Vedi questi vestiti fashion? Ora tu li stiri, li pieghi belli puliti, li stendi un po’ al sole a svaporare e poi li metti nella valigia verde. Buon lavoro!- Le disse Mary andando via dalla stanza insieme a Susan. Laura rimase lì senza speranza, con la voglia di un bel cocktail fresco al cocco, ma non poteva fare a meno di lavorare per le sue amiche che le avevano fatto tanti favori in passato.
-Ok ok, mi devo mettere in testa che devo lavorare.- Si ripetè tra se. Ma quando finì di preparare le valigie, aprì la porta di scatto e uscì da quella stanza che per lei era diventata una prigione. Beh, era là dentro da un’ora, mica da ridere! Con il viso verde dalla rabbia e la schiena rotta per essere stata messa chinata per mettere le robe dentro le valigie che erano messe sopra il letto, andò in cucina a bere un bicchiere d’acqua fresca. Ma quando arrivò trovò la sorpresa:
-Che è?- Domandò.
-Ah scusa, mia mamma ha detto che dobbiamo andare a cena. A proposito, hai finito?- Le disse Susan versandosi un bicchiere d’acqua.
-Sì sì, voglio un bicchiere d’acquaaaaaaaaa! Gridò.
-Oh! Se prima non finisci di lavorare non esci di là! Anche perché questa è casa mia e decido io cosa devi fare e finchè non finisci, niente cena! Domattina partirai senza fare colazione e di sicuro quando arriveremo in spiaggia, guarderai a noi che mangeremo i gelati davanti ai tuoi occhi e tu sarai così gentile di offrircelo coi tuoi soldi e se non lo farai, ti faremo leccare la sabbia con la tua stessa lingua!!!! Le disse Susan avvicinandosi alla porta chiudendogliela in faccia.
-Ahhhh??????????????????????????????????????- Si domandò Laura mettendosi le mani nella fronte. Desolata, andò di nuovo in stanza e si buttò nel letto. Le sue amiche le avevano fatto passare la voglia di andare in vacanza con loro! Se avrebbe fatto solo la loro sguattera!
-No no, non è vero! Che motivo avrebbero di farmi sgobbare come uno scecco o come un’addetta ai lavori di casa sua? Deve esserci sotto qualcosa…pensò. Nel frattempo in cucina, le sue amiche si scatenavano dalle risate ridendo a bassa voce senza farsene accorgere di Laura e quando proprio non ce la fecero a trattenersi, andarono nella stanza senza reggere in piedi dalla risata che addormentava loro le articolazioni, e nel momento di aprire la porta, Susan e Mary intravviddero dal foro della porta e videro Laura disperata che si tirava i capelli ed era diventata rossa rossa nelle guance e nelle orecchie. Da quel momento in poi, le risate aumentarono ancora di più, e quando si arresero, aprirono l porta dicendo a Lauretta:
-Hai finito serva?-
-Si si!- Rispose Laura impaurita tremando dalla paura.
-Bene, bene… continuò Mary e dopo qualche secondo tutte due gridarono:
-PERCHE’ SEI SU SCHERZI A PARTE!- a quel punto le ragazze si ci fiondarono addosso e continuarono a ridere. Laura restò immobile per due secondi e quando tornò in se, abbracciò e stritolò le sue amichette che, come voleva la sua ipotesi, non sarebbero mai state così crudeli con lei!
-Va va, potevamo mai farti sentire in colpa?- Disse Susan battendo la sua mano sulla spalla di Laura. Dopo un quarto d’ora le ragazze si decisero a partire e montarono in auto caricando i bagagli sul cofano.
-Papà, quanto ci vuole?- Domandò Susan a suo padre.
-Mmm…almeno un paio di orette.- Rispose con l’aria innervosita.
Dopo un paio d’ore piene passate sotto il sole che batteva sul vetro dei finestrini della macchina, le ragazze tutte ammassate fra di loro, le loro maglie attaccate alla pelle per il sudore, si intravvide all’orizzonte una striscia azzurra luccicante dove vi rifletteva il sole. La mamma disse alle ragazze:
-Ragazze guardate! Guardate il mare!
-Siamo arrivati?- Chiese aggrappandosi al cruscotto Mary.
-A quanto pare sì! Dai ragazze, senza premura scendete dall’auto dai.- Disse la mamma di Susan cominciando ad aprire il cofano trascinando con il trolley e le valigie.
-Evvivaaa!!!- Gridò Susan scendendo dalla macchina come una pazza. Da brave ragazze, presero i trolley scesero e corsero dritte dritte verso la spiaggia correndo a perdifiato.
-Weeeeeeeee! Non ci credoooo!- Gridarono le amiche. Appena arrivarono sulla spiaggia dalla sabbia bollente, montarono l’ombrellone e sistemarono le sedie sdraio. Si sedettero ognuno su di esse, si infilarono il costume, gli occhiali da sole e ad uno ad uno si spalmarono la crema solare sulla schiena.
-Ammazza quanto scotta sta sabbia!- Esclamò Laura saltellando allacciandosi il parèo sul bacino.
-Ah già! Ammirate il cielo azzurro, il sole, i gabbiani…e sì, anche la gente che fa il bagno!- Aggiunse Susan spalmandosi la crema solare sulle cosce. -Che sei fina! Respira invece l’aria pura marina che ti fa bene!- Commentò Mary leggendo una rivista a pancia in giù.
-Mi date una mano con questo cruciverba di vip?- Chiese Mary.
-Emh…a proposito di vip, vediamo cosa c’è scritto nella copertina.- Disse Susan.
Le ragazze sfogliarono e…
-Hey, cu sù chisti?- Domandò Laura sorpresa.
-CU SU CHISTI???- Rispose Susan con gli occhi pieni di gioia.
-Non li conosci?- Continuò quest’ultima.
-Waoooo! I Sonohraaa!!!!!!!!!!!! C’è scritto che canteranno sta sera al lungo mare. Si chiama: beach party, è un’area privata.-
-Non ci credooooo! No Dio, non farmi svegliare proprio adesso…nooo...noooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!- Gridò Susan saltando di gioia.
-Mary, dammi un morso.-
-Ok, ora ti faccio mordere da un granchio! Eh eh eh eh! – Disse Mary. –Anche a me piacciono!
Ma, se ti emozioni ora, figuriamoci quando li incontrerai i Sonohra!- Disse Mary.
-Svenirò…perché mi piacciono troppo? Perché Diego è così carino????????- Disse Susan mettendosi le mani sui capelli.
-Basta raga, io ci vado, se vi sentite troppo emozionate a vedere i Sonohra e pensate che svenirete, ci vado solo io!- Disse Laura.
-Ma se neanche li conosci!-
-Guardate, questo beach party è un party no? Che comprende: discoteche, bar, pub, cibo in abbondanza a sacco…- Disse leggendo Laura.
-Ok, ci vengo.- Si convinse Susan.
-Anch’io…il mio sogno si sta avverandooo!Non ci credooo! Stasera incontrerò i Sonohra, i miei angioletti…- Diceva tra sè e sè Susan incredula per il futuro evento.
-Beh, non so se mia mamma vuole!- Disse Laura.
-Mia mamma vorrà di sicuro.- Disse Mary.
-Mia mamma vuole…mi ha promesso che mi faceva assistere a un loro futuro concerto. Disse Susan.
-Raga, parlando dei Sonohra mi sta venendo il caldo…mi emoziono talmente che sudo tutta!- Disse Susan.
Andiamo a fare un bagno?-
-Si si! Andiamo va.- Disse Laura.
Le ragazze corsero nella costa per un po’ e si tuffarono in acqua.

-Vi immaginate Diego che fa il bagno con i boxer? Ah ah ah ah ah ah!- Rise Susan.
-Si si, me lo immagino! Magari con un salvagente o un moto scafo!- Disse Laura.
-Raga, ma ci credete davvero che tra poche ore avremo l’onore di incontrare proprio i…i…SONOHRA?- disse Susan.
-Certo, emh….no.- Rispose Laura.
-Mah, perché non dovrei crederci? Mica sono così…va…- Disse Mary muovendo le mani in aria.
-Mmh... disse Susan.
-E Luca? Lo lasciamo solo?- Domandò Susan sguazzando.
-Ma sììììì! A me importa Diego! A proposito, chi viene con me al lungo mare a scegliere un vestito per il party di stasera?- Disse Laura.
-Hou! Non ci avevo pensato! Certooooooo! Lo voglio rosa confetto, solo corpino senza bretelle, nel collo una collana di perle rosa, l’ombelico di fuori e scarpe col tacco a spillo bianche.- Concluse Susan.
-Beh…io invece voglio un vestito leggero specie alla pelle di cipolla sapete? Poi, di sotto, il costume e gli slip, ciabatte da mare.- Disse Mary.
-Che bell’idea! Io invece voglio una mini-gonna a jeans, toppino celeste, calze turchesi, scarpe nere nere, treccine, reggiseno imbottito.
-Ma che stai a dì? Così ti prenderanno al minimo in giro, i paparazzi che riprenderanno il concerto e il pubblico, ti scatteranno talmente tante foto che andrai a finire sulla prima pagina del giornale!-
-Ebbene sì. Che c’è di male scusa?.
-Parlo in senso negativo! Sarai sulle mani di tutta la gente e dalla vergogna, non vorrai smuoverti dalla tua stanza piangendo.- Sospirò Laura.
-Ok raga, prepariamoci per lo shopping!

Dopo che le ragazze si sistemarono in fretta e furia, si infilarono le pantofole da mare e uno scamiciatino da spiaggia, montarono su un taxi e girarono per i negozi del lungo mare. Al lungo andare si soffermarono in qualche pizzeria o bar prendendo qualche pizzetta o panino al volo.
-Ohuuuuu! Sospirò Susan. Disse indicando il vestito esposto in vetrina col dito.
-L’abito che sognavoooo!-
-Oddio! Entriamo i-m-m-e-d-i-a-t-a-m-e-n-t-e!- La interruppe Laura ridendo a sguarciagola. Quando entrarono, le ragazze furono accolte calorosamente dai negozianti che mostrarono loro subito la nuova collezione estiva.
-Hey, questo negozio promette bene!- Sussurrò Susan.
-Hai ragione! Io scelgo il vestito, seguitemi in camerino. Disse Laura.
Le ragazze diedero un’occhiata agli articoli, anche se non trovarono proprio quello che volevano, raggiunsero l’amica in camerino e a turno entrarono a provare gli abiti scelti dalle stesse.
Quando finalmente dopo due ore piene uscirono dai camerini con glu abiti scelti in braccio, andarono nella cassa, pagarono e montarono in taxi.
-Che belloooooo!!!!!!!!!!!!- Urlarono le ragazze dentro l’auto.
Quando arrivarono alla spiaggia, si vestirono di fretta e furia. Il concerto era alle sette in punto!
Quando furono finalmente pronte…
-Come sto? I capelli? Le gambe?- Disse Susan facendosi vedere.
-Hey, che ne pensate del mio fondo schiena?- Domandò Mary mostrandosi il tanga dietro la gonna.
-Ho! Le calzette ti stanno a meraviglia! Siete fantastiche tutte due! Ma io come sto? Domandò Laura.
-Miii! Farai colpo tu su Diego! Guardami!- Disse Susan, come se non sapesse che era carina.
Dopo che si guardarono specchiandosi sull’acqua cristallina della spiaggia, correndo e urlando si diressero dopo un paio di chilometri, nella discoteca dove si sarebbe svolta la festa.
-Ragazze, siamo in anticipo?- Disse Susan ridendo e saltando dalla contentezza.
-Ebbene? Non è meglio? Ci prendiamo i posti dietro le quinte!- Disse Laura.
-Hey, Diego ci sta sorridendooooo! Non ci credooo!-
A un tratto Diego si voltò verso le ragazze e le mostrò un sorriso. Poi, parve avvicinarsi verso di loro, particolarmente verso di Laura.
-Oh guarda! Si sta avvicinando a meeee! Ameen!- Disse a bassa voce Susan.
-Ma che dici? Si sta avvicinando a me!- Aggiunse Laura.
-Già già…- Concluse Mary.

 
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§sayonara gunso§
view post Posted on 6/6/2008, 15:14




Wow! bravissima! è davvero lungo!...cmq è davvero bello...quando avrai altri capitoli postali immediatamente^^
 
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sirenarosa
view post Posted on 6/6/2008, 21:24




sn felice che ti piaccia!!!!!!!!!!!!!! ^^ lo sto facendo. poi lo metto sul cd x evitare che si perda e poi posto tutto il libro! grazie ankoraa!
 
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§sayonara gunso§
view post Posted on 7/6/2008, 13:59




Si va benissimo!!11^^^
 
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sirenarosa
view post Posted on 7/6/2008, 17:51




hihi! ^^
 
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Mely 11
view post Posted on 19/2/2009, 18:54




Bellissimo!!
 
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5 replies since 6/6/2008, 14:05   151 views
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